Negozi aperti di domenica - 28-11-01 - Giovanni Forgione

 

 

Finalmente una decisione innovativa tra i commercianti telesini. La proposta di qualche esercente commerciale di Viale Minieri, sviluppata poi da altri commercianti su tutto il territorio, porterà alla

apertura domenicale di molti negozi nel periodo natalizio.

 

Questa scelta è importante per diverse ragioni:

  • Una più attenta intelligenza commerciale comincia a venir fuori: da sempre il commercio è legato al grande afflusso di persone; non avevo mai capito perché non erano mai state sfruttate le serate del fine settimana con l'apertura dei negozi; da più di un decennio ormai, una grande folla popola le strade telesine il sabato e la domenica sera.

 

  • Una autonomia gestionale della attività commerciale testimonia che sono finiti i tempi bui in cui sia la burocrazia, sia il corporativismo delle categorie commerciali impediva al singolo commerciante di definire il proprio lavoro come meglio credeva.

 

  • Comincia a venir fuori una voglia di esprimere le proprie ragioni contro una non troppo nascosta omertà; fino ad ora non avevo mai sentito parlare di decisioni prese da singoli commercianti telesini; a dire il vero non ho mai sentito parlare nemmeno di decisioni assunte da una associazione di commercianti telesini.

 

  • Si aprono le porte ad una evoluzione commerciale e turistica per risanare "guai" da sempre esistenti. E' deprimente assistere a regolamenti da "terzo mondo" come quello di vedere tutte le salumerie ed i supermercati chiusi il giovedì pomeriggio; va bene il giorno di chiusura settimanale ma a condizione che esistano turni a rotazione! Anche il giovedì mangiare è una necessità e non tutti hanno la possibilità di fare la spesa nei giorni immediatamente precedenti.

 

  • Con le novità positive, come questa dell'apertura domenicale, si stimolano le menti a progettare piani gestionali evoluti per non lasciare nulla affidato al caso. Telese non ha nulla da invidiare a Pietrelcina eppure...i commercianti del paese di Padre Pio vivono molto meglio dei nostri grazie ad una più attenta osservazione delle abitudini turistiche dei visitatori.

 

E a proposito di feste natalizie, rinnovo l'invito alle autorità competenti per debellare la malattia (non è una esagerazione) di qualche giovane telesino che non ha altri mezzi per esprimersi se non con la esplosione di botti di grande portata.

 

Mentre scrivo queste righe, dalle 20:10 alle 20:25 ininterrottamente vicino casa mia in Piazza Minieri, stanno esplodendo a ripetizione esplosivi di grande violenza, proprio sotto la clinica S.Francesco (nel giardinetto della Pro Loco).

 

L'entità dei botti (sembra Kabul qualche settimana fa), la durata dell'evento (un quarto d'ora circa) ed il luogo (sotto ad una Casa di cura), mi portano ad esprimere un grande disprezzo sia per gli autori del "bombardamento" sia per le "autorità" che con proprie omissioni permettono queste violazioni alla quiete pubblica.

 

I più piccoli, con meno di 10 anni di età, per emulare i terroristi più grandi, con altri botti meno "pesanti" ma comunque illegali e pericolosi, escogitano ogni giorno una aggravante alla loro attività teppistica: cosi la piccola botta viene amplificata se inserita in una lattina di bibita o nei cestini stradali di pubblica utilità o dentro le maglie di una saracinesca.

 

Passeggiare a Telese?

Andare a teatro o al cinema?

Fare shopping e godersi il Natale?

Siamo a fine Novembre e già siamo in guerra!

Dobbiamo aspettare il primo ferito per capire la gravità di questi comportamenti?

 

Cari commercianti, con il coprifuoco non ci guadagnate.

Fatevi sentire, esprimetevi, esigete i vostri diritti. Se lo credete opportuno seguite il mio esempio e denunciate chi permette l'involuzione della qualità della vita.